Nel 2009 sono partita per gli Stati Uniti (sono nata e cresciuta in Italia) grazie ad un programma di scambio che mi ha permesso di trascorrere un intero anno all’estero a Castle Rock in Washington State.
Mi sentivo invincibile…Fino a che arrivò il momento di iniziare a comunicare!
Non sapevo una parola di inglese. O meglio, lo sapevo a “livello scolastico”.
Conoscevo le regole di grammatica, ma quelle certo non mi venivano in soccorso nella giungla dell’high school americana.
Lì i ragazzi emettevano suoni che non avevo mai sentito prima nella mia vita. Era tutto un ascoltare e cercare di mettere insieme una frase di senso compiuto.
I giorni trascorrevano e la mia frustrazione continuava a crescere.
Until I said: enough! E dissi a me stessa: “ok Norma, questa è una missione!”.
Diventò un’ossessione. Imparare a comunicare sciolta e disinvolta, per il forte bisogno di sentirmi una di loro.
Un anno dopo sapevo parlare perfettamente inglese, ma non solo: non ero riconoscibile come italiana quando parlavo!
Ben presto realizzai che la pronuncia era tutto.